
Fra il 29 agosto e il 1° settembre 1953, per 75 ore, sgorgano lacrime da un quadretto di gesso raffigurante il Cuore Immacolato di Maria, appeso al capezzale del letto di due giovani coniugi a Siracusa.
La verifica di scienziati e tecnici mostra che le lacrime sono umane e che nessuna alterazione fisica o chimica si riscontra nel bassorilievo.
La Chiesa, per unanime decisione dei vescovi siciliani, riconosce il pianto come evento soprannaturale e dà avvio alla costruzione di un santuario.